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Multiclinica SMA: disponibili servizi di pediatria evoluti a Morbegno

Multiclinica SMA: finalmente disponibili anche a Morbegno servizi di pediatria evoluti per la salute di neonati e bambini Coordinati dal dottor Paolo Adamoli, per 20 anni direttore della pediatria dell’Ospedale di Gravedona La Multiclinica SMA, eccellenza sanitaria consolidata nel cuore di Morbegno, amplia i propri orizzonti con l’introduzione di servizi di pediatria evoluta.Da anni punto di riferimento per la popolazione e gli operatori sanitari della zona, la struttura ha deciso di rispondere alle crescenti esigenze delle famiglie del territorio, inaugurando un’offerta dedicata ai più piccoli studiata per essere realmente a 360° intorno alle loro esigenze in ambito medico. Una specialità in evoluzione La pediatria, riconosciuta come specialità autonoma della scienza medica solo dalla fine del XIX secolo, trova ora spazio nell’offerta della Multiclinica SMA. «Data la sua importanza per i bambini e la comunità nel suo complesso, non potevamo certo trascurarla – afferma la Direttrice Generale, d o tto re ssa Francesca Di Gennaro – L’opportunità si è concretizzata con l’arrivo del d o tto r Andrea Amaducci, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale “Moriggia Pelascini” di Gravedona e con un passato nella rinomata Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. La sua esperienza ci ha spinto a rivolgerci anche alla popolazione pediatrica del territorio». Un team di eccellenze per i bambini A coordinare i servizi pediatrici è il dottor Paolo Adamoli, con vent’anni di esperienza alla direzione della Pediatria dell’Ospedale di Gravedona. «Il dottor Adamoli, pediatra, porta con sé un approccio innovativo, come l’ecografia pleuro-polmonare, di cui è stato pioniere in Italia, fondamentale per diagnosticare e trattare le patologie respiratorie nei bambini e la diagnostica ecografica per malformazioni cardiache, anche e di altri distretti , – spiega la Direttrice – La sua competenza rafforza un servizio che si propone come avanguardia nella provincia ». L’offerta si arricchisce anche grazie alla collaborazione con ostetriche esperte, le dottoresse Marta Balconi ed Elisa Raschetti, che assicurano un follow-up completo per i neonati. «Poter seguire i neonati dopo la nascita, soprattutto quando la diagnostica prenatale lo richiede, è un valore aggiunto unico per il nostro territorio », sottolineano da Multiclinica.– Si unisce a questo team, la dr.ssa Paola Cannavò, psicoterapeuta familiare e parent coach, che accompagnerà tutti i genitori ed in particolare le mamme in un percorso personalizzato volto a migliorare le relazioni con i propri figli, attraverso una comunicazione gentile ed efficace. Il percorso “crescere insieme” prevederà 8 incontri anche in modalità online». Un percorso integrato dalla nascita Il progetto della Multiclinica SMA non si limita ai primi mesi di vita. «Il ‘pianeta bambino’ abbraccia tutte le fasi dell’infanzia, e per questo abbiamo coinvolto i nostri specialisti già attivi nella struttura », conferma la Direttrice. Tra questi, il dottor Dino Molinari, ortopedico esperto anche in pediatria , supportato dai colleghi Arturo Latta e Davide Oltramonti per le patologie posturali e i paramorfismi. La dottoressa Lucia Colli, fisiatra, contribuisce con il suo lavoro alla riabilitazione motoria. Competenze trasversali per i piccoli pazienti L’eccellenza si estende ad altri ambiti specialistici. In otorinolaringoiatria, i dottori Agostino Ferrarini e Ignazio Clemente , insieme all’oculista Sandro Vergani, garantiscono un’attenzione completa alla salute dei più piccoli. «Questi professionisti permettono di coprire molteplici esigenze dei bambini – dichiarano dalla Multiclinica – In dermatologia, i dottori Davide Vanni, Chiara Pascalucci e Adina Lucreziasin, quest’ultima specializzata nell’età evolutiva e molto conosciuta dai pediatri territoriali, offrono un servizio di alto livello in un settore che soffre di una carenza regionale di esperti». Supporto multidisciplinare Non è tutto. Multiclinica SMA, infatti, da sempre guarda anche al benessere psicologico e funzionale dei bambini. Il team di psicologhe, composto dalle dottoresse Silvia Giana, Francesca Fallati e Lucia Scuzzarella, in collaborazione con il Centro Arco di Sondrio, continuerà dunque a occuparsi dei disturbi comportamentali e dell’apprendimento. «A completare l’offerta ricordiamo il d o ttor Marco Farina, osteopata nei disordini muscolo-scheletrici dalla prima infanzia all’età adolescenziale, e il dottor Salvatore Scuzzarella , esperto anche in urologia pediatrica », precisa la Direttrice. Un punto di riferimento per la Comunità Con questa iniziativa, la Multiclinica SMA si propone come un polo pediatrico innovativo, pensato per i genitori e i pediatri del territorio. «Vogliamo offrire prestazioni che non facilmente disponibili nella nostra provincia, integrando prevenzione e cura specialistica», concludono da Multiclinica SMA. Dalla nascita all’adolescenza, la struttura sanitaria morbegnese combina competenza, professionalità e innovazione, rafforzando il proprio ruolo di eccellenza sul territorio.

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Bianca Balti a Sanremo – Dott. Giorgio Baratelli

Bianca Balti a Sanremo: una testimonianza importante a cura di: Dr. Giorgio M. Baratelli La presenza di Bianca Balti al Festival di Sanremo, per la co-conduzione accanto a Carlo Conti della seconda serata del 12 febbraio, è un evento mediatico importante che fornisce l’occasione per alcune considerazioni mediche sulla prevenzione primaria e secondaria dei tumori della mammella e dell’ovaio nelle donne con mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2. Alcune semplici nozioni sui geni BRCA1 e BRCA2 I geni BRCA1 e BRCA2 sono geni oncosoppressori, cioè capaci di regolare la proliferazione cellulare e di riparare gli eventuali danni nella replicazione del DNA: una loro mutazione determina la perdita di queste funzioni e predispone quindi all’insorgenza del tumore, di solito in età precoce. Le donne portatrici di una mutazione ereditabile a carico del gene BRCA1 (come la modella) hanno circa il 60-80% di probabilità (contro il 10% della popolazione generale) di sviluppare un tumore mammario e circa il 60% (rispetto all’1-2% della popolazione generale) di ammalarsi di tumore ovarico nell’arco della loro vita. Nel caso di mutazione del gene BRCA2, le percentuali sono simili per quanto riguarda il tumore mammario ed inferiori per quanto riguarda quello ovarico (circa 20%). Si stima che circa il 5-10% dei tumori della mammella e circa il 10-20% dei tumori ovarici riconoscano una predisposizione ereditaria, di cui i geni BRCA rappresentano la frazione più rilevante. Alcune precisazioni necessarie Per il tumore della mammella esistono esami efficaci per una sua diagnosi precoce (prevenzione secondaria), quali ecografia, mammografia, ora anche con contrasto, e risonanza magnetica. Quindi la donna con mutazione può scegliere tra un intervento di prevenzione primaria che consiste nella rimozione delle ghiandole mammarie (mastectomia bilaterale profilattica o mastectomia di riduzione del rischio) seguita da ricostruzione protesica oppure una sorveglianza attenta del proprio seno; in caso che si sviluppi un tumore, esso sarà comunque guaribile (il tumore della mammella nelle donne mutate non presenta una aggressività maggiore rispetto ai tumori delle donne non mutate) con una mastectomia bilaterale, che ha un valore sia curativo che profilattico. Per il tumore delle ovaie, da non confondere con il tumore del collo dell’utero, che può essere intercettato con il Pap-test e ora controllato con la vaccinazione anti-HPV, non esistono esami per una sua diagnosi precoce (prevenzione secondaria). Proprio per questo, perché non esiste nessuna strategia di screening validata, in grado di rilevare la malattia in una fase precoce, il tumore ovarico è una neoplasia diagnosticata solitamente in fase avanzata (a Bianca Balti è stato diagnosticato al III stadio), caratterizzata quindi da elevata mortalità (circa 70-80%) con probabilità di sopravvivenza a 5 anni inferiori al 40%. Invece, per la possibilità di una diagnosi precoce, il tumore della mammella ha una prognosi significativamente più favorevole: la sopravvivenza a 5 anni supera il 90-95%. Quindi proprio in considerazione dell’elevata mortalità del tumore ovarico, se il test genetico risulta positivo per mutazione BRCA1-BRCA2, la cosa più importante che una donna ancora sana deve fare è effettuare una “prevenzione primaria”, cioè programmare una chirurgia profilattica di asportazione delle ovaie e delle tube. L’intervento chirurgico è semplice perché eseguito con tecnica laparoscopica, riduce quasi del tutto (96%) il rischio d’insorgenza del tumore dell’ovaio ed inoltre ha un effetto preventivo sul tumore della mammella, perché riduce il rischio di ammalarsi di tumore della mammella di oltre il 50%. Tale procedura è fortemente raccomandata tra i 35 ed i 40 anni di età per le donne sane portatrici di mutazione BRCA1 ed entro i 45 anni per quelle con mutazione BRCA2 o in ogni caso al termine della vita riproduttiva. Comunque sottoporsi a questo intervento, quando le ovaie sono sane e funzionanti, è una scelta più complessa e più dolorosa di quella della mastectomia bilaterale. Questo intervento infatti è gravato da due grandi problemi: 1 mette la donna in uno stato di menopausa precoce, che comporta una serie di effetti collaterali sia a breve termine (vampate, disturbi del sonno e sessuali), sia a lungo termine (osteoporosi, malattie cardiovascolari), che non sempre è possibile contrastare con una terapia ormonale sostitutiva 2 mette la donna nell’impossibilità di avere gravidanze; questo, in caso di forte desiderio di maternità, può essere sopperito con la metodica della crioconservazione deli ovociti, procedura peraltro assolutamente sicura. Un’ulteriore precisazione Secondo recenti studi, il tumore sieroso di alto grado delle ovaie origina dal padiglione tubarico. Sono in corso studi internazionali per valutare la sicurezza oncologica di un approccio che prevede prima la rimozione chirurgica delle tube e poi, a distanza di 2-5 anni, quella delle ovaie nelle donne con varianti patogenetiche BRCA. Questa possibilità di adottare un protocollo chirurgico profilattico in due tempi permetterebbe di ritardare l’entrata in menopausa della donna. I problemi Infine, per poter affrontare correttamente ed in modo efficace i problemi relativi ai tumori causati da mutazioni genetiche, sono ancora elementi critici: la formazione di genetisti medici (attualmente sono pochi) per una appropriata consulenza genetica una corretta formazione dei professionisti che si occupano di queste patologie, quali senologi, ginecologi, oncologi, medici di medicina generale una corretta informazione della popolazione, che invece, troppo spesso, non trova risposte o trova risposte sbagliate, basate su pregiudizi o ignoranza la costituzione di centri dedicati dove un team multidisciplinare può offrire un percorso diagnostico, terapeutico, riabilitativo e assistenziale specifico e completo, per dare un’assistenza migliore alla popolazione a rischio genetico di neoplasie un maggior sostegno alla ricerca Il caso di Bianca Balti Per ritornare al caso di Bianca Balti, la modella, alla diagnosi di essere portatrice di mutazione BRCA1, si era sottoposta nel 2022 a mastectomia profilattica bilaterale (intervento di prevenzione primaria) e aveva deciso di rinviare l’asportazione preventiva delle ovaie, sia perché il tumore della mammella nelle donne mutate si presenta con frequenza maggiore rispetto al cancro delle ovaie, sia per il desiderio personale di una terza gravidanza. “Avevo tolto il seno come prevenzione ma non le ovaie, perché volevo un altro bambino. Adoro i bambini”. Non è chiaro se la modella avesse anche provveduto alla crioconservazione degli ovociti. Purtroppo, nel settembre 2024 le è stato diagnosticato un tumore ovarico al III stadio, che significa un

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Giornata della Prevenzione Senologica

Giornata della Prevenzione Senologica: prenditi cura della tua salute La prevenzione senologica è fondamentale per garantire la salute e il benessere delle donne. Per questo motivo, la Multiclinica SMA organizza una giornata dedicata alla prevenzione con il nostro specialista, il Dott. Baratelli, esperto in senologia. Martedì 28 gennaio 2025 Dalle ore 9:00 alle ore 18:00 Al prezzo promozionale di: 60€  Durante questa giornata, sarà possibile effettuare una visita senologica approfondita per valutare lo stato di salute del seno e individuare eventuali segnali precoci di patologie. La diagnosi precoce, infatti, è cruciale: secondo i dati dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), la sopravvivenza a cinque anni per il tumore al seno supera il 90% se la malattia viene diagnosticata in fase iniziale. L’importanza della prevenzione Il tumore al seno è il più frequente tra le donne, con circa 55.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia (fonte: Fondazione Veronesi). Tuttavia, grazie a controlli regolari, tecnologie avanzate e maggiore consapevolezza, il tasso di mortalità è in costante diminuzione. La prevenzione si basa su: Visite senologiche regolari: da iniziare già dai 25 anni. Ecografie mammarie e mammografie: raccomandate rispettivamente nelle giovani donne e nelle donne sopra i 40 anni. Stile di vita sano: dieta equilibrata, attività fisica e riduzione di alcol e fumo. Dettagli per prenotare la tua visita 📞 0342 1949401 | 345 4065221 📧 info@multiclinica.it Non lasciare che il tempo passi senza fare un controllo: “Se previeni, non curi”. Prenota ora la tua visita con il Dott. Baratelli e fai un passo concreto verso la tua salute. Multiclinica SMA è al tuo fianco per la prevenzione e la cura. Ti aspettiamo! 💗

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Ginnastica Riabilitativa Dolce

Ginnastica Riabilitativa Dolce: Benessere a 360 gradi La ginnastica dolce è una pratica dedicata a chi vuole prendersi cura del proprio corpo in modo delicato ma efficace. A partire da mercoledì 15 gennaio 2025, presso la Multiclinica SMA, sarà possibile partecipare a un ciclo di lezioni guidate dal nostro fisioterapista Dott. Lanza. Perché scegliere la ginnastica dolce? La ginnastica riabilitativa dolce è perfetta per tutte le età e offre benefici significativi, tra cui: Incremento della flessibilità delle articolazioni Miglioramento del sistema cardiovascolare Tonificazione del corpo Sollievo dai dolori alla schiena e alla cervicale   Dettagli del corso 📅 Inizio: Mercoledì 15 gennaio 2025⏰ Orario: Ogni mercoledì dalle 9:30 alle 10:15 (durata: 45 minuti)👥 Lezione di prova GRATUITA💰 Pacchetto promozionale: 10 lezioni a 212€ Prenditi cura del tuo corpo La ginnastica riabilitativa è un toccasana per il benessere psicofisico, con esercizi mirati per chi soffre di dolori articolari, rigidità o vuole semplicemente mantenersi in forma con movimenti dolci e controllati. 📞 Prenota subito la tua lezione di prova gratuita: ☎️ 0342 1949401 – 345 4065221 📧 info@multiclinica.it Ti aspettiamo per iniziare insieme un percorso di salute e benessere!

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Giornata della Prevenzione Cardiologica

La Prevenzione Cardiologica: un appuntamento per il tuo cuore   Prendersi cura della propria salute è fondamentale, e il cuore è il motore della nostra vita. Per questo motivo, Multiclinica SMA dedica la giornata di sabato 14 dicembre 2024 alla Prevenzione Cardiologica, un’occasione imperdibile per monitorare il benessere cardiovascolare con il supporto di un esperto. Durante questa giornata speciale, sarà possibile effettuare una visita cardiologica con il nostro specialista, il Dott. Flavio Doni, usufruendo di tariffe promozionali: Visita specialistica ed ECG: 77€ (anziché 122€) Visita specialistica, ECG ed ecocardiogramma: 121€ (anziché 177€) Perché è importante la prevenzione?La prevenzione cardiologica consente di diagnosticare tempestivamente eventuali problematiche cardiovascolari e intervenire in modo efficace, migliorando la qualità della vita. Un check-up cardiologico completo aiuta a: Monitorare il funzionamento del cuore e dei vasi sanguigni. Identificare eventuali anomalie o segnali di rischio. Ricevere indicazioni personalizzate per uno stile di vita più sano. Dettagli dell’evento📅 Data: Sabato 14 dicembre 2024📍 Luogo: Multiclinica SMA, Via Martinelli 11, Morbegno (SO) Come prenotare?📞 Chiama: 0342 1949401 o 345 4065221📧 Scrivi a: info@multiclinica.it Non perdere questa opportunità per prenderti cura del tuo cuore! La prevenzione è il primo passo verso una vita più lunga e in salute.

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Promozione Bianalisi: Mese della Prevenzione Maschile

Promozioni di Bianalisi – Novembre 2024 Alla Multiclinica SMA, la prevenzione è al centro della nostra missione. Per il mese di novembre, abbiamo il piacere di offrirti promozioni dedicate ai servizi di analisi per i check-up maschili, pensate per prenderti cura della tua salute a un prezzo vantaggioso. Check-up Uomo: Prevenzione a Portata di Mano Il nostro laboratorio analisi propone pacchetti specifici per gli uomini, ideali per monitorare la propria salute con analisi complete e mirate. Scopri le opzioni disponibili: Uomo Base (14 test): €23,20 Uomo Under 40 (21 test): €47,20 Uomo Over 40 (26 test): €76,00 Uomo Over 40 + Sangue occulto: €79,20 Un’opportunità imperdibile per conoscere lo stato del tuo organismo e prevenire eventuali problematiche future. Test Allergici Multiplex-Macroarray (ALEX) Per chi soffre di allergie o sospetta intolleranze, proponiamo un’analisi innovativa che consente di misurare le IgE specifiche per 295 allergeni con un unico prelievo di sangue. Questo test è offerto a un prezzo promozionale di €196, permettendoti di identificare potenziali allergeni e migliorare la qualità della tua vita. Perché Scegliere Bianalisi? Affidarsi ai nostri servizi significa accedere a tecnologie avanzate e a un team di specialisti pronti a offrirti diagnosi precise e dettagliate. Non trascurare i segnali del tuo corpo: la prevenzione è il primo passo per una salute migliore. Per maggiori informazioni o per prenotare il tuo check-up: 📞 0342 1949401 📱 345 406 5221 📧 info@multiclinica.it Cogli l’occasione e prendi un appuntamento! Scegli la salute con Multiclinica SMA. PRENOTA LA TUA VISITA

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Giornata della Prevenzione Ecografica

Giornata della Prevenzione Ecografica Prenditi Cura della Tua Salute La prevenzione è sempre il miglior alleato per la salute, e la Multiclinica SMA offre un’opportunità speciale per prendersi cura di sé. A partire da ottobre, abbiamo organizzato due appuntamenti dedicati alla prevenzione ecografica, per permettere ai nostri pazienti di monitorare importanti aspetti della propria salute. Appuntamenti da Non Perdere: Mercoledì 30 Ottobre con il Dott. Fabiano Camesasca, radiologo. Sabato 30 Novembre con la Dott.ssa Lucia Mainoli, ecografista. Esami Disponibili e Tariffe Promozionali: Durante queste giornate sarà possibile sottoporsi a ecografie mirate a prezzi promozionali: Ecografia Tiroide/Collo: 75 € Ecografia Addome: 90 € Ogni paziente potrà decidere di eseguire uno o due esami ecografici, in base alle proprie esigenze e in accordo con le indicazioni del medico. Perché Sottoporsi a un’Ecografia? L’ecografia è uno strumento diagnostico fondamentale per la prevenzione di numerose patologie, in particolare per il monitoraggio della tiroide, del collo e dell’addome. È un esame non invasivo e indolore, che permette di ottenere informazioni dettagliate sullo stato di salute degli organi interni. PRENOTA LA TUA VISITA TRAMITE MAIL oppure chiama direttamente al 0342 1949401

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Promozione Bianalisi: Mese della Prevenzione

La Prevenzione è Nelle Tue Mani Promozioni Speciali sui Check-Up Femminili per il Mese della Prevenzione Ottobre è il Mese della Prevenzione, e alla Multiclinica SMA, in collaborazione con Bianalisi, vogliamo offrire un’opportunità unica per prenderti cura della tua salute. La prevenzione è il primo passo per vivere in salute e benessere, ed è per questo che abbiamo pensato a delle promozioni speciali dedicate alla salute femminile. Check-Up Femminili a Prezzo Scontato Durante tutto il mese di ottobre, potrai usufruire di check-up pensati per le diverse esigenze femminili, con una riduzione del 20% sui prezzi di listino. Ecco le opzioni disponibili: Check-Up Donna Base: 23,20 € Check-Up Donna Under 40: 47,20 € Check-Up Donna Over 40: 76,00 € Tutti i prezzi indicati sono già scontati del 20%. Campagna Miniprofili In contemporanea, sarà attiva anche una campagna speciale sui miniprofili diagnostici, con tariffe agevolate per vari esami: Profilo Epatico: 16 € Profilo Metabolico: 16 € Profilo Tiroideo: 36 € Profilo Vitaminico: 28 € Profilo Lipidico: 28 € Profilo Gastroenterologico: 48 € Questi esami ti permetteranno di monitorare diversi aspetti della tua salute in modo mirato e approfondito. Prenota Subito il Tuo Check-Up Non perdere questa occasione per dedicarti alla tua salute. Prenota subito il tuo check-up femminile o uno dei miniprofili diagnostici, e approfitta delle tariffe speciali valide solo per il mese di ottobre. PRENOTA LA TUA VISITA

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Nuovo Spazio ADHD – Centro Valle

In Multiclinica attivo il nuovo spazio ADHD Una nuova opportunità di cura per chi soffre del disturbo da deficit di attenzione e iperattività e per i familiari. Articolo del Centro Valle del 05/10/2024

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Campagna Nastro Rosa 2024

Campagna Nastro Rosa 2024 a cura di: Dott. Giorgio M. Baratelli Chirurgo senologo, Direttore Unità di Senologia Ospedale di Gravedona, Membro Comitato Scientifico Accademia di Senologia “Umberto Veronesi”, Presidente LILT di Como e Consulente presso la Multiclinica di Morbegno. Con oltre 56.000 nuove diagnosi registrate nel 2023, il tumore della mammella è il tumore femminile più frequente in Italia, rappresentando quasi il 30% di tutte le neoplasie nelle donne e, purtroppo, la prima causa di morte nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni. Accanto a questi dati allarmanti, si pone quello della sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, pari all’88%, un dato che consiglia fiducia e stimola a lavorare sempre di più sul tema della prevenzione. Grazie ai progressi diagnostici e alla crescente partecipazione attiva delle donne, oggi la maggior parte dei tumori è scoperta nella fase iniziale, quando possono essere trattati con intervento chirurgico meno invasivo. Individuare il cancro nelle sue fasi iniziali significa garantire un tasso di sopravvivenza maggiore e una migliore qualità della vita. Parallelamente, le terapie mediche e radianti sono in continua evoluzione, così il trattamento della paziente è diventato sempre più mirato e personalizzato, in rapporto alle caratteristiche biomolecolari del tumore. inoltre risultati migliori, anche in termini di miglior qualità della vita, sono ottenuti dalla la presa in carico multi-interdisciplinare della paziente (nelle Breast Unit) Questo permette di parlare sempre più di guaribilità del tumore, come è dimostrata dal dato che in Italia vivono circa un milione di donne dopo diagnosi e terapie per il tumore della mammella. Uno degli obiettivi della Campagna Campagna Nastro Rosa 2024 della Multiclinica di Morbegno è sensibilizzare le donne giovani (di età pari o inferiore ai 45 anni, cioè prima dell’inizio dello screening mammografico regionale) e avvicinarle alla prevenzione senologica, offrendo loro l’opportunità di eseguire una visita senologica con ecografia a una tariffa promozionale. La prevenzione è l’unica arma attualmente efficace e vincente contro il tumore della mammella. Investire in prevenzione vuol dire anche risparmiare nella cura e soprattutto salvare tante vite. L’iniziativa si svolgerà giovedì 17 e 24 di ottobre, che diventano così i nostri “giovedì rosa”.

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Conferenza ADHD: Grande partecipazione a Morbegno

Grande partecipazione all’evento sull’ADHD Un sentito ringraziamento a tutti coloro cha hanno preso parte all’evento “ADHD: Il paradosso di un disturbo invisibile” organizzato da Multiclinica SMA e il Centro Arco di Sondrio. Diagnosi, trattamento, terapie farmacologiche ma anche gruppi di psicoeducazione e di mutuo sostegno, sono stati i temi affrontati dei nostri relatori e che hanno contribuito a fare luce su questo disturbo a volte sottovalutato. Da Ottobre, anche in Multiclinica a Morbegno, sarà attivo lo “spazio ADHD” : il nostro contributo alla nostra comunità. Scorri la galleria per guardare alcune foto dell’evento:

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EMDR e traumi – parla la Dr.ssa Silvia Giana

EMDR come trattamento del trauma Tutti noi, per il semplice fatto di vivere, siamo esposti all’eventualità di sperimentare traumi psicologici (dal greco “ferite dell’anima”). Esistono traumi che si possono definire “con la T maiuscola”: sono ferite importanti che minacciano la nostra integrità come calamità naturali, incidenti stradali, aggressioni, stupri, omicidi o suicidi di persone care, diagnosi infauste.   Ma vi sono anche traumi “con la t minuscola”, esperienze che sembrano oggettivamente poco rilevanti ma che possono assumere un peso soprattutto se ripetute nel tempo o subite in momenti di particolare vulnerabilità o nell’infanzia. E’ allora che umiliazioni, abbandoni, trascuratezza e paure possono lasciare il segno modificando non solo i nostri atteggiamenti, le emozioni e le relazioni con gli altri nel corso della vita ma, questa è la novità scientifica, imprimendosi anche in specifiche aree del cervello, come hanno dimostrato studi all’avanguardia nel campo della neurobiologia. Ciò vale sia per i traumi maggiori come per quelli minori   EMDR: le conseguenze a livello psicologico Grazie alle proprie risorse e all’aiuto del prossimo la maggioranza delle persone traumatizzate riesce a recuperare un nuovo equilibrio, ma ci sono ferite che continuano a sanguinare anche a distanza di anni. Nel caso dei traumi con la T maiuscola le persone possono reagire con “paura, senso di vulnerabilità e orrore”. Il trauma in questi casi è sempre presente, le sensazioni sono vive, e sembra che l’evento sia successo poche ore prima anche se risale a mesi o anni addietro. La sofferenza psicologica dei traumi “con la t minuscola” può essere di minore impatto ma ugualmente invalidante. Sensazioni di insicurezza, mancanza di autostima, colpevolizzazioni, attacchi di panico, ansie sono gli strascichi più frequenti. Avevamo già pubblicato una prima intervista sulle basi dell’EMDR.   EMDR: in cosa consiste la seduta? Inizialmente lo psicoterapeuta che ha ricevuto la specifica formazione in EMDR raccoglie la storia del paziente, identificando con lui gli eventi che hanno contribuito a sviluppare il problema: attacchi di panico, ansie, fobie. Sono questi ricordi che verranno elaborati con l’EMDR. Il paziente viene invitato a notare i pensieri, le sensazioni fisiche e immagini collegati con l’esperienza traumatica, nel contempo il terapeuta gli fa compiere dei semplici movimenti oculari, o procede con stimolazioni alternate destra-sinistra. Tali stimolazioni hanno lo scopo di favorire una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali e si basano su un processo neurofisiologico naturale, simile a quello che avviene nel sonno REM (fase del sonno in cui si sogna). Dopo l’EMDR il paziente ricorda ancora l’evento ma sente che tutto ciò fa parte del passato ed è integrato in una prospettiva più adulta. Dopo una o più sedute i ricordi disturbanti legati all’esperienza traumatica si modificano: il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento, i pensieri intrusivi si attutiscono o spariscono, le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.   Dietro le quinte: cosa accade nel cervello Le conferme da studi di neuroimaging Per guarire, la nostra mente mette in campo le proprie risorse. Perché, così come siamo dotati di un sistema immunitario che provvede a guarire le ferite fisiche, vi è anche un naturale e saggio sistema di riparazione delle ferite dell’anima. Gli eventi traumatici, in questi casi, non vengono cancellati ma rielaborati in modo adattivo, permettendoci di andare avanti spesso con risorse aggiuntive che ci serviranno per affrontare altre difficoltà. Il passato, in questi casi, resta nel passato e noi possiamo proseguire sul cammino della vita. Quando un trauma rimane irrisolto, invece, diventa parte di un circolo vizioso di pensieri, emozioni e sensazioni corporee disturbanti. Si è visto che i ricordi traumatici sono immagazzinati nel cervello in modo differente dai ricordi non traumatici. I primi si collocano soprattutto nell’emisfero destro, separati dai ricordi positivi come se fossero congelati in uno spazio e tempo diversi dal resto dei nostri vissuti. Qui continuano ad agire ma queste cicatrici sono in realtà il ricordo di ciò che è successo.     Approfondimento a cura della Dr.ssa Silvia Giana Psicologa specializzata in Psicoterapia

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Emicrania: sintomi e trattamento – ne parla il Dr Vincenzo Tullo

Emicrania: una malattia neurologica cronica e disabilitante ma curabile   L’emicrania è una malattia neurologica che colpisce principalmente, ma non esclusivamente, il sesso femminile nelle fasi centrali della vita. È una malattia complessa, con una forte componente genetica sulla quale si inseriscono altri fattori, legati principalmente allo stile di vita, che possono modificarla nel decorso e nella severità.   Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante per il genere umano. Una patologia neurologica seria, per il cui trattamento oggi sono disponibili diversi farmaci innovativi, specifici e selettivi.   Emicrania: quali sono i sintomi e come si sviluppa la malattia Il dolore emicranico ha una durata che va generalmente dalle 4 e alle 72 ore, è spesso unilaterale, pulsante, di forte intensità ed è aggravato dall’attività fisica. Al dolore si associano nausea, vomito, intolleranza alla luce e ai rumori, dolore cervicale, vertigini, deficit di attenzione e umore depresso. La fase dolorosa è seguita da una fase disabilitante, con stanchezza, inappetenza, vertigini, stipsi, diuresi, che può prolungare l’incapacità del paziente a riprendere le normali attività anche dopo il termine del dolore.   Alla base dell’emicrania c’è un meccanismo fisiopatogenico complesso. Un ruolo importante nella patogenesi dell’emicrania è rivestito da una proteina denominata peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), che dilata i vasi sanguigni e modula il segnale doloroso nel sistema nervoso. I livelli di questa proteina aumentano in modo significativo durante l’attacco di emicrania e ritornano alla norma con la risoluzione della cefalea.   I progressi della ricerca nel trattamento dell’emicrania Negli ultimi anni, la Ricerca ha portato alla scoperta di nuovi farmaci che costituiscono una svolta epocale nella cura di questa malattia: gli anticorpi monoclonali anti-GCRP. Si tratta di molecole derivate principalmente o interamente da cellule umane e progettate per bloccare la proteina CGRP impedendo così l’innesco della crisi emicranica. Attualmente sono disponibili tre anticorpi monoclonali: Erenumab, Galcanezumab e Fremanezumab, che vengono somministrati per via sottocutanea ogni mese o trimestralmente. Questi nuovi farmaci hanno molti meno effetti collaterali rispetto alle terapie di prevenzione attualmente disponibili, inoltre sono molto efficaci e non devono essere assunti quotidianamente. Si può associare agli anticorpi monoclonali o utilizzare da sola la tossina botulinica, una proteina che contribuisce a migliorare il trattamento dell’emicrania cronica. Nella pratica clinica, la tossina botulinica di tipo A viene somministrata secondo un protocollo di iniezioni standardizzato ogni tre mesi e in ambito ospedaliero in 31-39 siti specifici della testa e del collo.   Tuttavia, prima di impostare qualunque terapia di prevenzione per l’emicrania, occorre individuare e rimuovere, dove possibile, i potenziali fattori scatenanti e aggravanti di questa cefalea, che possono essere psicologici, ambientali, lavorativi, alimentari e farmacologici.     Approfondimento a cura del Dr. Vincenzo Tullo Medico Chirurgo specialista in Neurologia    

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EMDR a Morbegno – ce ne parla la Dr.ssa Silvia Giana

Cos’è l’EMDR come può aiutare negli stati d’ansia     EMDR: cos’è? L’ EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un trattamento psicoterapeutico scoperto, nel 1989, dalla psicologa americana Francine Shapiro. Utilizzato, in origine, per alleviare lo stress associato ai ricordi traumatici, ha avuto, negli anni, abbondanti ricerche cliniche che hanno coinvolto psicoterapeuti, ricercatori della salute mentale, neurofisiologi. EMDR: come può aiutare? L’approccio EMDR offre l’occasione non solo per rielaborare i traumi del passato, ma anche per potenziare le capacità personali e le risorse individuali, per affrontare le sfide della vita quotidiana con serenità e sicurezza, senza sentirsi in balia dei sintomi dell’ansia. Il lavoro psicoterapeutico prevede la rielaborazione di tutte quelle esperienze angoscianti legate alla storia della persona e che possono essere causa della sintomatologia ansiosa.   L’ansia è un’emozione universale che non sarebbe, di per sé, inadeguato provare, in quanto rappresenta una componente necessaria della risposta dell’organismo allo stress. L’ansia, o meglio la risposta ansiosa agli eventi, non ha sempre e necessariamente caratteristiche negative. L’ansia viene considerata patologica quando disturba, in misura più o meno notevole, il funzionamento psichico globale, determinando una limitazione della capacità di adattamento dell’individuo. Le componenti dell’ansia L’ansia sembra avere varie componenti: La componente cognitiva implica aspettative di un pericolo diffuso e incerto e una sensazione di pericolo imminente. La sovrastima del pericolo e la sottostima delle capacità di fronteggiarlo riflettono, nei disturbi d’ansia, l’attivazione dei cosiddetti “schemi di pericolo”. Spesso le persone che soffrono di un disturbo d’ansia hanno un pensiero catastrofico, pensando e prevedendo sempre scenari molto negativi. Dal punto di vista somatico (o fisiologico), il corpo prepara l’organismo ad affrontare la minaccia (una reazione d’emergenza): la pressione del sangue e la frequenza cardiaca aumentano, la sudorazione aumenta, il flusso sanguigno verso i più importanti gruppi muscolari aumenta e le funzioni del sistema immunitario e di quello digestivo diminuiscono. Dal punto di vista emotivo, implica una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. Dal punto di vista comportamentale, si possono presentare sia comportamenti volontari sia involontari, diretti alla fuga o all’evitare la fonte dell’ansia. Questi comportamenti, quali l’ansia anticipatoria e l’evitamento, sono frequenti e spesso non-adattivi, dal momento in cui limitano gli spostamenti e il coinvolgimento in situazioni di vita o lavorative che la persona può vivere come ansiogene. In ogni caso l’ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è un’emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità, ed è una funzione importante in relazione alla sopravvivenza.     Approfondimento a cura della Dr.ssa Giana Silvia Psicologa specializzata in Psicoterapia

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Sindrome del tunnel carpale

Sindrome del tunnel carpale Tra le patologie di cui più spesso si parla, negli ultimi anni, c’è indubbiamente la sindrome del tunnel carpale. Sindrome del tunnel carpale: cos’è? La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia. Appartiene cioè alla famiglia delle patologie risultanti da una compressione o un evento traumatico dei nervi periferici. A essere coinvolti, in questo caso, sono il nervo mediano e i nove tendini flessori delle dita, che si estendono dall’avambraccio alla mano passando in un canale del polso denominato, appunto, “tunnel carpale”.  Lo schiacciamento del nervo o una maggiore pressione producono i sintomi caratteristici di questa sindrome, tra cui riconosciamo formicolio, intorpidimento, bruciore e/o dolore al pollice, indice, medio e parte dell’anulare soprattutto durante la notte e la mattina al risveglio. Questi sintomi tendono ad aggravarsi di notte, probabilmente a causa di flessioni del polso per posture involontarie, o nei movimenti in cui è richiesta una flessione ripetuta e prolungata dello stesso. Nei casi più gravi, la sindrome del tunnel carpale si manifesta con deficit motorio (per esempio, la ridotta possibilità di muovere il pollice) o debolezza della mano, con difficoltà a impugnare gli oggetti.   Sindrome del tunnel carpale: quali sono le cause? Esistono sia condizioni “professionali”, legate cioè a lavori manuali e ripetitivi, che richiedono precisione o obbligano a posture non corrette. In effetti, la sindrome del tunnel carpale è inclusa nell’elenco delle malattie professionali approvato con il decreto ministeriale del 9 aprile 2008. Tuttavia, le sue cause sono molteplici e non sempre facilmente ascrivibili all’attività lavorativa. La pressione, o lo schiacciamento sul nervo mediano possono essere prodotti dalla tenosinovite, l’infiammazione della guaina che riveste i tendini flessori, dipendente a volte anche da disturbi di natura reumatica.   L’insorgenza di questa sindrome può essere favorita da fratture o lussazioni di polso, ma anche da disturbi della tiroide, dal diabete, o patologie reumatiche come l’artrite reumatoide. Persino la ritenzione idrica delle donne in gravidanza è considerata un fattore scatenante. La diagnosi viene effettuata con una anamnesi ed un esame obiettivo (il medico esamina il polso e la mano del paziente, gli chiede di descrivere i sintomi, verifica la funzionalità dell’arto e esegue alcune manovre locali) e con esami strumentali. Tra questi abbiamo l’elettroneurografia (l’esame che misura la velocità di trasmissione dei segnali nervosi), l’elettromiografia (attraverso cui valutare l’attività elettrica dei muscoli), i raggi X, utili quando si sospetta un esito di una frattura con malunion di radio o un disturbo articolare degenerativo, e a volte anche una valutazione con esami del sangue, nel caso in cui si sospettino probabili fattori scatenanti quali patologie come il diabete, l’ipotiroidismo, l’artrite reumatoide ecc. Il trattamento della sindrome del tunnel carpale è, nella maggior parte dei casi, chirurgico. L’intervento permette di “allargare” lo spazio all’interno del tunnel carpale ed è utile soprattutto nel caso di una sintomatologia aggressiva, che si protrae da tempo. Dopo l’operazione (che prevede il taglio del legamento che fa da “tetto” al tunnel dal lato del palmo della mano) il paziente può recuperare la piena funzionalità della mano, anche se per farlo potrebbero volerci mesi. Esistono diverse metodiche chirurgiche, compresa quella mini invasiva, eseguita mediante procedimento endoscopico, che garantisce un recupero molto celere nel postoperatorio, dovuto alla minima invasività del gesto chirurgico. Nel caso di una sintomatologia lieve, insorta da pochi mesi, è possibile anche una terapia conservativa (uso di un tutore notturno, fisioterapia, impacchi di ghiaccio, assunzione di antinfiammatori ecc.). Va da sé che, nel caso in cui la sindrome del tunnel carpale sia originata da patologie quali diabete, obesità, artrite reumatoide ecc., è fondamentale anche un inquadramento da parte di uno specialista, che valuti una terapia adeguata per contrastare questi fattori. Approfondimento a cura del Dr. Ghezzi Andrea Medico Chirurgo Specializzato in ortopedia e chirurgia plastica Chirurgo della mano

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